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Posted on Lug 22, 2013 in Natura | 0 comments

Ferrovia Varese Mendrisio: immersioni nel tempo e nel verde

Ferrovia Varese Mendrisio: immersioni nel tempo e nel verde

Immaginate il percorso di un treno, dritto e senza ostacoli. Una strada piana, larga quanto un binario, con uno steccato di legno che la separa dal resto. Immaginate che ci siano degli alberi a farle ombra e il corso di un fiume a scorrerle a tratti parallelo. Questo è lo scenario che vedeva chi viaggiava sulla tratta della Ferrovia della Valmorea, inaugurata nel 1906. Alla sua massima estensione, raggiunta negli anni venti, la ferrovia collegava Castellanza, in provincia di Varese, con Mendrisio. Ai tempi, anche solo a livello simbolico, l’idea di collegare i paesini del varesotto con il Canton Ticino, sembrava un’apertura al mondo, una promessa di grandezza e cosmopolitismo. Con l’avvento del fascismo, però, la tratta fu ridotta, spezzando di fatto il ponte che collegava e teneva vicine l’Italia e la Svizzera di confine. Il treno, raggiunta Valmorea, doveva fermarsi e tornare indietro. Col passare degli anni, la tratta è stata ulteriormente ridotta, fino a che nel ’52 non è stata chiusa al trasporto di persone e dedicata...

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Posted on Lug 6, 2013 in Bergamo, Natura | 0 comments

Fiume Adda: fonte di ispirazione artistica inesauribile

Fiume Adda: fonte di ispirazione artistica inesauribile

L’Adda origina dal Monte Ferro, sulle Alpi Retiche, a 2990 metri e, attraversando la Valtellina, sbocca nel Lago di Como, esce dal lago di Lecco e arriva sino alla Pianura Padana in cui scorre raggiungendo il Po nel quale si immette. L’Adda è il suo più lungo affluente ed è il quarto fiume d’Italia per lunghezza. Attraversa ben otto provincie e gli uomini che le hanno abitate hanno saputo sfruttarne i benefici sempre con grande rispetto. E l’Adda è protagonista di molte vicende ordinarie e straordinarie che si sono svolte dentro il grande territorio che attraversa: scenario di curiosità e leggende, di storie epiche o marginali, e che ha saputo intercettare gli interessi di molti artisti che lungo il suo percorso hanno tratto linfa, ispirazione, energia. Lungo il corso innumerevoli sono le bellezze da scoprire, sia naturali, sia architettoniche, sia artistiche, elementi che, come dicevamo in precedenza, sono stati motivo di ispirazione da parte di alcuni scrittori e pittori. Tra gli appassionati più celebri c’è Manzoni. “E stando così...

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Posted on Apr 29, 2013 in Borghi, Natura | 0 comments

Sacro Eremo di Camaldoli: l’incanto tra foreste millenarie

Sacro Eremo di Camaldoli: l’incanto tra foreste millenarie

Le Foreste Casentinesi sono un luogo magico, millenario, al cui interno si può saggiare una fetta di mondo arcaico, dove uomo e natura sembrano portare ancora i segni di un passato pulsante. Le Foreste si sviluppano lungo una parte dell’appennino tosco-romagnolo a cavallo tra le provincie di Arezzo, Firenze e Forlì-Cesena. A percorrerne anche solo un breve tratto, a piedi, potrebbe capitarvi di vedere il cielo solo di rado, attraverso rami e fogliame, e di girovagare lungo ampi strati di terra ammantati di un verde rigoglioso. Già di per sé le foreste meritano un attento programma di visita, ma nel Casentino potrete imbattervi in castelli, pievi romaniche, antichi borghi e alcuni dei più affascinanti monasteri italiani. Fra questi, circondato di una foresta di abeti bianchi, passati mille anni dalla fondazione, si rivela nella sua quieta essenzialità, il Sacro Eremo di Camaldoli, a cui si aggiunge a tre chilometri di distanza, il monastero connesso. A fondarlo nel 1012, fu San Romualdo di Ravenna, che giunse in questi boschi maestosi dopo...

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Posted on Apr 4, 2013 in Borghi, Natura | 0 comments

Matilde di Canossa: un nome per luoghi dal fascino insuperabile

Matilde di Canossa: un nome per luoghi dal fascino insuperabile

Dolci colli, castelli, storie che evocano un passato ancora vivo: un viaggio tra i cosiddetti luoghi di Matilde di Canossa, una donna che ha fatto la storia. Siamo in provincia di Reggio Emilia, fra strade libere dal traffico e un paesaggio che produce forme che paiono disegnate da una mano sapiente e gigantesca. Nei pressi di Rossena, lasciate l’auto e salite su un pendio dove è evidente la linea di una antica torre difensiva. Raggiunto il punto più alto, è possibile avere una panoramica a 360 gradi sulle terre circostanti. Terre che milioni di anni fa si trovavano negli abissi marini. Il nome, Rossena, deriva dal colore delle rocce su cui è stata eretta la fortezza e che faceva parte del sistema difensivo tracciato da Matilde di Canossa. Hanno una tonalità rossastra perché sono affioramenti di rocce vulcaniche che si sono formate da eruzioni sottomarine ere fa. Ma chi era Matilde? Matilde nacque nel 1046, in un periodo in cui le donne avevano un ruolo davvero marginale. Per saperne...

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